Nascita e sviluppo di un progetto culturale attraverso le parole dei protagonisti
Puntare sul mondo
del teatro nella nostra epoca è già, di per sé, una scelta audace; ma se il
teatro approda su Youtube adottando nuove tecniche sceniche, la scelta si fa
ancora più innovativa e la posta in gioco aumenta.
Nasce, così, la
Webseries “Il necessario e l’impossibile – I monologhi del destino”, che
andiamo ad approfondire con le parole degli ideatori.
1)Iniziamo dalle presentazioni; sceneggiatori, regista e
attori. Nomi, cognomi, ruoli e due parole per descrivervi.
Salve, Nero d'inchiostro, e grazie per averci dato la
possibilità di farci conoscere attraverso quest'intervista! Veniamo tutti da
Napoli, dove, malgrado i problemi, cerchiamo di credere nelle potenzialità che
il territorio ci offre, specialmente in ambito culturale, impegnandoci nella
stesura e nella realizzazione di opere teatrali e letterarie.
Ma passiamo alle presentazioni!
Gli sceneggiatori ed ideatori del progetto sono Alessandro Autore ed Emilio
Bologna, neolaureati in Lingue e Letterature Straniere, lettori accanitissimi
col “vizio” della scrittura!
Il regista è Massimo Cerullo, quasi diplomatosi alla Scuola di Cinema
Pigrecoemme, eterno sognatore sempre pronto ad assecondare i “capricci” della
sua creatività!
Francesco Passero, nel ruolo di Prometeo, è un Titano, nel vero senso della
parola, un mix esplosivo di simpatia, eleganza e raffinatezza.
Antonio Gentile, nel ruolo di Orfeo è probabilmente la persona più volenterosa
del team: testardo, caparbio, energico, non sa arrendersi e abbattersi dinanzi
nessuna difficoltà.
Flora Epifania è la piú vivace del gruppo, ma la sua
Euridice è invece muta e inerme, come la voce di chi non appartiene più a
questo mondo.
Emilio Bologna (ebbene sì!), oltre ad aver scritto i monologhi, si è anche
prestato a interpretare Turno, l'antieroe dell'Eneide e si è occupato di
rifinire il montaggio audio e video insieme al regista.
Rosa Rubino, fra le attrici più esperte del team, nel ruolo
della profetessa Cassandra, ha offerto un'interpretazione magistrale, frutto di
una professionalità ed un'abnegazione senza eguali.
E infine Crispino Truglio, il più teatrale fra tutti (incredibile ma vero:
sembra recitare anche quando non lo sta facendo!), al quale non a caso è stato
affidato il ruolo di Dioniso, il dio dell'ebbrezza e dell'irrazionale.2)Com’è nata questa collaborazione e, soprattutto, com’è nata l’idea del progetto?
Tutti noi (eccetto Rosa) facciamo parte di una compagnia di
teatro amatoriale, che si chiama “Antro della Sibilla” e attualmente stiamo
lavorando all'adattamento del celebre romanzo di John Steinbeck “Uomini e
Topi”, pertanto ci conosciamo da tempo. L'idea dei “Monologhi del destino”,
invece, è stata folgorante e improvvisa. Guardandoci attorno ci siamo resi
conto dell'immensità del patrimonio artistico, culturale ma soprattutto mitologico
della nostra terra e tanto Alessandro, quanto Emilio, meditavano da tempo di
provare a valorizzarlo. Così, un po' per caso e in un solo pomeriggio, nacque
il monologo di Prometeo che già offriva parecchi spunti di riflessione e che,
almeno a livello tematico, prometteva lo sviluppo di un lavoro continuativo e
più esaustivo. Perciò da Prometeo, da quelle che erano le peculiarità del
personaggio che il monologo raccontava, non è stato difficile rintracciare
altri personaggi che potessero essere accomunati dal tema del destino, del
Fato.
3)“Il necessario e l’impossibile” è senza dubbio un
progetto controcorrente nel panorama di Youtube, dove abbondano canali con un
alto numero di scritti ma un basso livello di contenuti. Cosa vi ha spinto a
puntare sulla cultura?
La profonda convinzione che la cultura, in particolare
quella umanistica, è l'unico patrimonio sul quale investire energie e idee,
malgrado vi siano dati poco rassicuranti. Ci duole, infatti, constatare che
oggi a fare audience sono il gossip, il banale e il futile,
specialmente su piattaforme mondiali come YouTube.
Esistono canali di un certo spessore culturale su YouTube, ma purtroppo sono
pochi e la maggior parte di essi non ha il seguito che meriterebbe.
Ebbene sentiamo di essere stanchi della monotonia e del piattume che offre
questa piattaforma ed è per questo che ci proponiamo, nel nostro piccolo, di
dare il nostro contributo, invertire la tendenza, di offrire un prodotto di
qualità che possa, in un certo qual modo, risvegliare gli animi e dimostrare
che al giorno d'oggi credere nella cultura è doveroso e imprescindibile. È
inoltre doveroso offrire una valida alternativa a chi cerca un certo tipo di
intrattenimento su YouTube. Portare il teatro su una piattaforma digitale non
assicura certamente il successo, ma di soddisfazioni personali, sì, ce ne
aspettiamo tante.
4)Addentriamoci, ora, nello spirito del progetto, a
partire dal titolo; “necessario” e “impossibile”, termini, soprattutto il
primo, che hanno avuto grande importanza nella mitologia greca. Com’è nata la
scelta di questo titolo e cosa lega le due parole?
Abbiamo
riflettuto sul significato più profondo del mito in quanto generatore di verità
e domande universali, ossia concetti senza tempo che risultano comprensibili in
qualsiasi epoca.
In
fondo, la bellezza del mito risiede proprio nella sua immediatezza, nella sua
incredibile capacità di veicolare significati e idee, diremmo, primitive,
naturali. Recenti ricerche hanno dimostrato, ad esempio, quanto la spiritualità
celtica possa essere paragonata a quella dei Nativi Americani, quanto certe
credenze di questi due popoli, distanti secoli e continenti, siano in realtà
molto simili, omogenee.
Pertanto,
il mito ci è sembrato essere “necessario” in quanto imprescindibile, innato,
profondamente radicato nell'interiorità di ognuno ed “impossibile”, perché,
seppur chiaro nella sua chiave allegorica, offre spunti di riflessione e
diverse chiavi interpretative. Dilemmi che, malgrado lo scorrere del tempo,
restano e resteranno sempre irrisolti o quantomeno verificabili.
5)Passando
ai protagonisti della webseries: Prometeo, Orfeo, Euridice, Turno, Cassandra e
Dioniso. Qual è il filo d’Arianna (per rimanere in tema) che lega questi
personaggi?
Ognuno
di questi personaggi affronta il Fato e il suo dominio in maniera diversa, pur
essendone in qualche modo sopraffatto: Prometeo sfida gli Dei e il destino in
un atto di estrema ribellione; Orfeo decide dignitosamente di non assecondare
quello che il Fato aveva in serbo per lui; Turno dal suo canto, accetta in
maniera quasi epicurea la fine preannunciatagli, pur non disdegnando false
speranze; Cassandra, infine, tenta di abiurare il dono della premonizione, così
da poter vivere la sua vita nell'ignoranza, nella non-conoscenza del futuro.
Soltanto
Dioniso, il Folle Errante, colui che sta al di là del Fato e del suo concetto,
è in grado di rispondere ai loro quesiti, alle loro ribellioni. Si tratta di un
Dioniso che abbiamo rappresentato in modo del tutto originale rispetto a ciò
che ci tramanda la tradizione, come avrete modo di vedere.
6)Quali
sono i testi di riferimento a cui vi siete ispirati per trarre le informazioni
sui personaggi?
Il testo di riferimento principale sono “I dialoghi con Leucò” di Cesare Pavese, un'opera fantastica che propone dialoghi filosofici fra esseri umani e divini su tematiche esistenzialiste. Altri testi che abbiamo consultato sono naturalmente quelli classici: L'Iliade, L'Odissea, l'Eneide, L'Alessandra, ma è naturale che si senta fortissima l'influenza di autori e filosofi moderni. Sono state volutamente lasciate delle tracce di Edgar Allan Poe nel monologo di Cassandra, mentre l'opera di Nietzsche risuona violentemente nel monologo di Dioniso, a chiusura dell'opera.
Inoltre
ci siamo affidati all'iconografia artistica per ciò che concerne i costumi le
sembianze stesse dei personaggi.
7)Il
mondo della mitologia greca e latina abbonda di déi ed eroi; cosa vi ha spinto
a scegliere questi protagonisti?
Questi
protagonisti, con le loro storie e le loro diatribe, ci sono sembrati più
idonei a rappresentare ciò che avevamo in mente perché si prestavano più
facilmente ad una reinterpretazione. Ciascun personaggio, infatti, mantiene
gran parte delle sue caratteristiche originali e consultabili grazie ai miti e
ai testi di riferimento, ma ci siamo sforzati di “attualizzarlo”, anche in
vista di problematiche sociali attuali.
Ecco
perché, per fare qualche esempio, il Prometeo che presenteremo allo spettatore
non è soltanto un ribelle nel senso più comune del termine, ma è un vero e proprio
personaggio assetato di vendetta a difesa di una razza, quella dei Titani,
brutalmente sterminata dagli Olimpii; la libertà è la sua irraggiungibile
chimera, una menzogna ricercata dallo spettatore stesso.
Ecco
perché Turno, l'antagonista dell'Eneide, non è più semplicemente il nemico di
Enea ma il portavoce di un nuovo messaggio, il redentore di un popolo, illuso
profeta e martire che si augura di poter salvare il mondo intero con il suo
sacrificio. Capirete, quindi, quanto questi personaggi si svincolino dal loro
ambito e cerchino di dialogare anche col presente.
8) Considerando l’aspetto tecnico, da quante puntate sarà
composta la serie?
Saranno 5 puntate. Non mancheranno altri video di
approfondimento dove contiamo di poter rispondere alle domande poste dal
pubblico o da chiunque voglia intervistarci, sulle singole puntate o
sull'intera opera. Intendiamo motivare le nostre scelte tanto in ambito tecnico
(regia, costumi, musiche e montaggio) quanto in quello più spiccatamente
ideologico, testuale e interpretativo.
9) Quanti minuti durerà ogni puntata?
Trattandosi di monologhi, e dunque di una tecnica
prettamente teatrale, le puntate oscilleranno dai 7 ai 13 minuti circa.
10) Con che cadenza saranno pubblicate?
11)Per concludere: il mito greco, storie antiche di
millenni che ci affascinano ancora oggi. Qual è o quali sono i messaggi più
importanti che i miti greci possono tramandare al mondo moderno?
Ogni mito si fa portavoce non solo di un insegnamento morale
ma anche, come abbiamo detto, di verità e dubbi universali. In particolare,
crediamo che i miti greci siano estremamente attuali nel rappresentare la
natura umana in tutte le sue sfaccettature, nello sforzo di propendersi verso
la ricerca dell'essenza più intima, attraverso la descrizione di sentimenti
fugaci, esperienze e scoperte che tanto déi quanto uomini sperimentano in egual
modo. I Greci furono forse fra i più abili a raccontare la vita e a concepire
il mito non soltanto come un qualcosa di sacro ed etereo, bensì materiale,
tangibile. La leggenda diviene racconto della realtà, la realtà diviene
pensiero. È questa l'attualità della mitologia greca.
13)Domanda da un milione di euro: descrivete il vostro
progetto con una parola.
Coraggioso.
Il trailer della webseries sul canale in cui verranno pubblicate le puntate, la prima a partire dal 30 Maggio.
Ulteriori approfondimenti:
http://riflessidilibriit.blogspot.it/2015/05/presentiamo-il-necessario-e.html
http://mondoscultura.altervista.org/blog/sta-per-arrivare-la-web-series-che-racconta-i-miti/
Daniele Palmieri
Nessun commento:
Posta un commento