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mercoledì 29 aprile 2015

Quattro motivi per boicottare l'Expo

Le contraddizioni che fanno dell'Expo il festival mondiale dell'ipocrisia


Ormai siamo agli sgoccioli; mancano poche ore all'Expo, tutto è pronto per il grande inizio.
Oddio, non tutto è pronto; mancano giusto i ritocchi finali. Alcuni padiglioni sono ancora da terminare, ma si parla di padiglioni di paesi piccoli e secondari come: il padiglione Italia.
Lasciando da parte queste minuzie, ci sono forse altri motivi per boicottare una fiera così importante? 
In realtà sì; oltre al rischio di uscire dalla fiera grondanti di sudore e ricoperti dalle polvere dei cantieri, vediamo i quattro principali motivi per boicottare Expo Milano 2015.

1. Un "articolato sistema corruttivo che coinvolgeva dirigenti pubblici, società aggiudicatarie degli appalti ed imprese esecutrici dei lavori". 

Sono le parole della procura di Firenze e del Ros che hanno portato all'arresto di Ettore Incalza, super dirigente dei lavori pubblici (ora ai domiciliari), e all'iscrizione di cinquanta persone nel registro degli indagati.
I reati contestati? Niente di che, soltanto corruzione, induzione indebita, turbata libertà degli incanti ed altri delitti contro la Pubblica Amministrazione.


2. Il padiglione 'ndrangheta

Come poteva l'Expo non avere una corsia preferenziale per il Made in Italy?
A gennaio si scoprì che una azienda appaltatrice su otto era contaminata da infiltrazioni mafiose (http://www.tgcom24.mediaset.it/cronaca/lombardia/expo-i-pm-scoprono-infiltrazioni-mafiose-in-una-azienda-su-otto_2087805-201502a.shtml); ma che importa? Piccolo incidente di percorso ormai superato.
Non importa se i Software utilizzati per prevenire infiltrazioni mafiose hanno un funzionamento poco chiaro e, soprattutto, sono stati affidati con procedure di appalto alquanto oscure, come sottolinea il Comitato Antimafia di Milano per bocca di Nando dalla Chiesa (http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/04/23/expo-2015-denuncia-comitato-antimafia-comunale-pratiche-opache/1615621/).


3. "L'Expo porterà milioni di posti di lavoro!" non retribuito. 

Si tratta della nuova frontiera del mondo del lavoro; immersi in una folla di turisti per tutta la giornata, pranzo e trasporti offerti dalla casa e, alla fine, lo stipendio. 
Ah, no, aspettate. Lo stipendio non è incluso nel pacchetto lavoro Expo.
Si tratta infatti di libero volontariato, di braccia giovani e forti che si prestano (o, meglio, si prostrano) per oliare gratuitamente i meccanismi di un'esposizione mondiale all'insegna dello sfruttamento e della corruzione.
Però c'è il contentino finale; a chi ha portato a termine (e solo a chi ha portato a termine) l'intero pacchetto orario di lavoro - o, meglio, servizio, giacché il lavoro si paga - verrà regalato un nuovissimo tablet Samsung (sponsor della fiera) per rimanere in contatto con i compagni di piantag... scusate, il correttore automatico; i compagni di lavoro conosciuti durante l'emozionante esperienza!
(D'altro canto, cosa potevamo aspettarci da una fiera che viene inaugurata l'uno maggio?)


4. "Nutrire il pianeta" con il cibo spazzatura.

Il tema dell'esposizione è "Nutrire il pianeta"; vuole invogliare le persone a riflettere sull'importante tema dell'alimentazione sana ed ecosostenibile.
Ricordatevi, però, prima di uscire, di fare un salto al padiglione McDonald's e al padiglione CocaCola (sponsor ufficiali della manifestazione).
Sostenete il Made in Italy (a stelle e strisce)!


Questi sono i quattro principali motivi per i quali boicotterò Expo 2015.
Ma questi sono solo alcuni dei punti oscuri della manifestazione sulla bocca di tutti.
Per approfondire la questione, consiglio l'illuminante articolo di Lettera 43: http://www.lettera43.it/capire-notizie/expo-2015-le-contraddizioni-con-la-carta-di-milano_43675168698.htm



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