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giovedì 24 settembre 2015

Seneca, la consapevolezza dei propri errori

Sto leggendo le Lettere morali a Lucilio di Seneca.
Ho sempre considerato Seneca un paraculo per i suoi rapporti con il potere, per la sua vita agiata a fronte dell'austerità che professava.
In parte condivido ancora questo giudizio, ma come egli stesso afferma, non si è mai considerato il saggio ideale che delineava nei suoi scritti, bensì soltanto un uomo che camminava sulla strada della saggezza sperando di raggiungerla.
Ed è questo che affiora dalle suo lettere; non solo il Seneca Filosofo ma, soprattutto, il Seneca Uomo, dilaniato dalla conoscenza della virtù e dalla consapevolezza dei suoi vizi.
Il suo stile è semplice, ornato con frasi e metafore a effetto, non sembra un professore che istruisce un allievo ma un padre che parla a un figli.
Un padre che nella sua vita ha sbagliato molto e che cerca di allontanare il figlio dai suoi stessi errori, per regalargli una vita migliore.


Daniele Palmieri

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