giovedì 5 settembre 2019

Leadbeater: Chakra. I sensi psichici dell'uomo

Nella spiritualità occidentale contemporanea si è ormai diffusa, a macchia d'olio, "l'anatomia dello spirito" indù legata ai cosiddetti sette chakra. Eppure, fino alla prima metà del novecento, i sette chakra erano pressoché sconosciuti nel pensiero occidentale.
Si iniziò a parlarne soltanto grazie a Il potere del serpente di Arthur Avalon, che per primo risvegliò l'interesse degli studiosi del pensiero tradizionale e religioso nei confronti le vie iniziatiche tantriche di matrice orientale, strettamente legate allo sviluppo dei sette chakra.
Fu però il Movimento Teosofico a diffondere al "grande pubblico" la dottrina dei sette chakra, grazie a un testo fondamentale che ha plasmato, nei secoli a seguire, l'immagine che gli occidentali possiedono dei chakra, dei loro colori e delle loro funzioni. Sto parlando di Chakra di Leadbeater, pubblicato nel 1927 e recentemente riedito da Libraio Editore.
Leadbeater fu uno dei rappresentanti di spicco della seconda fase della teosofia che, insieme ad Annie Besant, raccolse l'eredità di Madame Blavatsky impegnandosi a divulgarne gli insegnamenti, rendendoli più "fruibili" ai non specialisti, e sviluppandone le intuizioni alla luce di un costante dialogo tra la tradizione religiosa occidentale e quella orientale. Chakra, primo testo monografico interamente dedicato alla descrizione dei sette canali energetici, si inserisce in questo progetto teosofico più ampio, volto a diffondere agli occidentali la sapienza orientale e, come accennato, ha avuto un ruolo rilevante nel far entrare il concetto di chakra nell'immaginario collettivo, grazie anche alle bellissime illustrazioni dei sette canali energetici che accompagnavano il testo (presenti anche nella nuova edizione edita da Libraio Editore) e che, ancora oggi, sono considerate le immagini "canoniche" dei chakra.
Cosa sono, dunque, questi canali energetici e come influiscono sulla nostra esistenza?
Secondo Leadbeater e, in generale, secondo il movimento teosofico, il corpo materiale e visibile non è l'unico corpo posseduto dall'uomo. Egli possiede molteplici corpi, composti di materia sottile e di energia che, pur non essendo sotto gli occhi di coloro che ancora non hanno sviluppato la chiaroveggenza, non sono né meno importanti né meno influenti sulla vita di ogni giorno.
I chakra fanno parte di uno di questi corpi invisibili; stando alle parole di Leadbeater:
 
"La parola chakra in sanscrito significa ruota, ed è pure usata nei vari traslati, derivati e significati simbolici, proprio come nell'equivalente, in inglese, noi parliamo della ruota del destino [...]. L'uso speciale della parola chakra si riferisce ad una serie di vortici simili a ruote che esistono sulla superficie del doppio eterico dell'uomo" (Leadbeater, Chakra. I sensi psichici dell'uomo, Libraio editore, p. 13).
 
I chakra sono dunque vortici di energia che, con il loro movimento, fanno fluire la forza vitale all'interno dell'uomo. Come ruote di un ingranaggio, essi possono roteare più o meno velocemente, contribuendo così ad abbassare o innalzare il livello energetico dell'uomo. A stabilire la velocità di tale rotazione è il loro sviluppo, che può essere più o meno elevato, in base allo stile di vita della persona e, soprattutto, al suo progresso spirituale. Una persona dedita esclusivamente a interessi frivoli, materiali, alla bramosia e al vizio indiscriminato, bloccherà il naturale roteare dei chakra e presto la sua energia vitale verrà meno. Una persona che, invece, conduce uno stile di vita equilibrato, non bloccherà la naturale circolazione delle ruote di vita, pur non eccedendo né in negativo né in positivo, ma stabilizzandosi su un'energia "neutrale". Infine, chi, attraverso lo sviluppo spirituale che passa attraverso uno stile di vita consapevole, lo studio e la meditazione, si dedicherà all'apertura dei chakra (ossia allo sprigionamento delle loro energie recondite) si sentirà investito da una corrente di energia divina, come un motore che improvvisamente riceve nuovo carburante.
Come scrive Leadbeater:
 
"I chakra, o centri di forza, sono punti di connessione nei quali l'energia fluisce da un veicolo o corpo all'altro dell'uomo. Chiunque possiede anche un leggero grado di chiaroveggenza può scorgerli nel doppio eterico dove si vedono come depressioni a guisa di piattelli o vortici sulla superficie. Quando non sono sviluppati completamente appaiono come piccoli cerchi di circa due pollici di diametro, debolmente brillanti nell'uomo comune ma quando risvegliati e vivificati appaiono come vortici radianti e brillanti, aumentati di grandezza come dei soli in miniatura [...]. Tutte queste ruote sono in perpetua rotazione e nel mozzo o nell'imbocco aperto di ognuna fluisce in continuità una forza nel mondo superiore, una manifestazione della corrente di vita [...] che noi chiamiamo forza primaria" (Leadbeater, Chakra. I sensi psichici dell'uomo, Libraio editore, p. 16).
 
Il risveglio dei chakra procede in maniera progressiva; come ogni sviluppo, si verifica per gradi, a partire dai livelli inferiori fino ad arrivare a quelli superiori.
I chakra sono sette, numero sacro e perfetto secondo diverse tradizioni, come quella pitagorica, e sono posizionati in linea semi-retta lungo il corpo umano a creare un asse, corrispettivo microcosmico dell'Axis Mundi Macrocosmica, e sono così suddivisi:
 
1) Chakra radicale: alla base della spina dorsale, si irradia in quattro raggi di
colore rosso e arancio. E' un chakra di fuoco, corrispondente all'energia sessuale; da tale centro si risveglia la kundalini, forza erotica dal grande potere propulsivo, che può innalzarsi, come un serpente, lungo la spina dorsale attraversando tutti e sette i chakra, portando al risveglio.
2) Chakra splenico: corrisponde alla milza; il suo ruolo è quelli di specializzare, suddividere e disperdere la vitalità lungo in tutte le parti del corpo, attraverso sei correnti orizzontali. Questo chakra possiede sei petali. I colori predominanti sono l'arancio, il giallo, il verde, il blu e il violetto.
3) Chakra ombelicale: situato all'altezza dell'ombelico o del plesso solare, si irradia attraverso dieci raggi. E' associato a sentimenti, emozioni e a tutto ciò che ha a che fare con la vita emotiva. Il colore predominante è una sfumatura di rosso e verde.
4) Chakra cardiaco: situato all'altezza del cuore, associato all'amore e all'ascolto, di colore oro brillante emesso attraverso dodici raggi.
5) Chakra della gola: situato all'altezza della laringe, si irradia attraverso dodici raggi. Il colore preminente è il blu, con sfumature d'argento simili al riflesso della luna sull'acqua. Associato alla comunicazione, alla creatività, all'immaginazione, alla vita artistica.
6) Chakra frontale: si irradia attraverso 96 raggi, a testimonianza della spiritualità superiore che tale chakra rappresenta, essendo esso associato al terzo occhio, alla visione razionale e intellettuale. E' composto da sfumature di rosa, giallo e blu purpureo.
7) Chakra coronarico: situato sulla sommità del capo, è il più splendente dei sette chakra e la sua energia si irradia per mezzo di 972 raggi dai colori così vari, splendenti, energici che è difficile dargli una definizione, trascendendo essi ogni tipo di colore noto. Il suo potere è testimoniato da un vortice centrale, dal colore bianco brillante e oro. Esso rappresenta la più alta spiritualità e saggezza, che in ogni civiltà è sempre stata rappresentata sotto forma di corona, sia essa la corona regale, il copricapo dei faraoni, l'aureola dei santi. La sua peculiarità, infatti, è quella di incoronare la mente del risvegliato come un'aureola di luce.
 
Il risveglio, o l'apertura, di questi canali energetici può avvenire attraverso differenti pratiche meditative e contemplative; tra esse, una delle più potenti e, allo stesso tempo, pericolose è quella legata al risveglio della kundalini, una forza ctonia latente nel chakra radicale, raffigurata come un serpente arrotolato su se stesso che, quando risvegliato, si arrampica lungo la colonna vertebrale e che rappresenta il ridestarsi delle energie erotiche latenti nell'essere umano. Un eros che, chiaramente, è lontano dall'amore sessuale volgare e terreno, ma rappresenta l'Amore inteso come forza cosmica che muove l'intero universo. Una forza vitale ma, al col tempo, pericolosa poiché istintiva, irrefrenabili, potente come un'esplosione o come le fiamme e il magma che bruciano nelle profondità del terreno. Come scrive Leadbeater:
 
"La forza di kundalini nei nostri corpi proviene da quel laboratorio dello Spirito Santo dalle profondità della terra che appartiene a quel terrificante bagliore di fuoco del mondo sotterraneo e tale fuoco si trova in netto contrasto con il fuoco della vitalità che proviene dal Sole, e che ora spiegheremo. Quest'ultimo appartiene all'aria, alla luce e ai grandi spazi aperti, ma il fuoco che proviene dal di sotto è molto più materiale, come il fuoco del ferro rovente del metallo in fusione. Vi è un aspetto piuttosto terribile di questa tremenda forza: essa dà l'impressione di discendere sempre più in basso nella materia, seppur muovendosi lentamente ma irresistibilmente in avanti con inflessibile determinatezza (Leadbeater, Chakra. I sensi psichici dell'uomo, Libraio editore, p. 39-40).
 
Essa si sprigiona mediante diverse pratiche meditative, come l'esercizio della volontà, che consiste nel porsi di fronte a stimoli irresistibili facendo di tutto per non cedervi, l'esercizio del respiro e, in particolare, della respirazione profonda, che spinge l'inspirazione verso il diaframma, come se la si volesse indirizzare verso il chakra radicale, la ripetizione costante di mantra, di esercizi yogici e perfino pratiche sessuali tantriche.
Risvegliare tale forza erotica senza prima aver sviluppato un forte autocontrollo sulla propria Volontà rischia, secondo Leadbeater, di divenirne schiavi, trasformandosi in satiri che si limitano a seguire le pulsioni sessuali grezze del chakra radicale. La sua energia deve invece fluire fino ai piani più alti, per far sbocciare i petali del fiore del chakra coronarico.
Per capire a che grado di tale sviluppo si è pervenuti, Leadbeater descrive diversi "indizi". Anzitutto, il risveglio della kundalini proveniente dal chakra radicale è accompagnato da una sensazione di calore che sale dal basso e che si irradia lungo la colonna vertebrale, come un'imponente scossa di energia che porta l'uomo a riscoprire le sue sensazioni più profonde. Con il risveglio del secondo chakra iniziano a verificarsi viaggi astrali, sogni lucidi e un vivido ricordo di essi; con il terzo si inizia ad essere consapevoli delle entità astrali che influenzano la nostra vita, in positivo e in negativo. Con il quarto si sviluppa una superiore capacità empatica che permette di sentirsi legati a tutte le forme viventi, di percepire il loro amore, il loro odio, le loro emozioni, in una simpatia universale con le cose e perfino con gli elementi. Al risveglio del quinto corrisponde lo sviluppo di un "udito astrale" che, come la vista astrale, permette anche di cogliere i rumori e le voci del piano sottile al di là della materia. Con il sesto si sviluppa la capacità di proiettare la propria immagine al di là dello spazio e, perfino, di assistere a persone e luoghi lontani, facoltà che sfocia nella la completa chiaroveggenza; "Per mezzo di questa facoltà viene esercitato l'ingrandimento degli oggetti fisici minuti [...]. L'occhio nella sua estremità si può espandere o contrarre, avendo il potere di mutare l'effetto di ingrandimento in proporzione dell'oggetto da esaminare".
Infine, con l'apertura del settimo chakra è possibile separare a proprio piacimento il corpo eterico dal corpo materiale, in una veglia costante che permette all'uomo di essere sveglio, attivo e cosciente perfino quando dorme e di vagare a suo piacimento attraverso i diversi piani di esistenza. "Quando il fuoco serpentino è passato attraverso tutti questi centri in un certo ordine" scrive Leadbeater, "la coscienza diviene continua fino alle soglie del mondo celeste alla fine della vita sul piano astrale, non essendovi più alcuna differenza tra la temporanea separazione dal corpo fisico durante il sonno e nella permanente separazione alla morte" (Leadbeater, Chakra. I sensi psichici dell'uomo, Libraio editore, p. 85-86).
 
Chakra, Leadbeater, Libraio Editore
 
Daniele Palmieri

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