venerdì 3 luglio 2015

Not alone: quando farsa e tragedia vanno a braccetto

Mi pare di aver già scritto questa frase in un altro articolo, ma è l'unico commento che mi viene da fare: sulla via della storia farsa e tragedia vanno sempre a braccetto.
Sto parlando del video Not Alone della Catholic vote, associazione che, sinceramente, non conoscevo ma che non sento il bisogno di approfondire.
Riassumiamo la trama di questo profondissimo video.
Giovani cattolici denunciano con pacatezza il soprusi a cui sono sottoposti ogni giorno, in particolare in presenza di persone gay.
Questi soprusi sono le reazioni accese che vengono loro rivolte quando affermano che sono contrari ai matrimoni tra persone dello stesso sesso.
Un'idea che sono costretti, dunque, a tenersi dentro come se fosse un segreto innominabile. Ma, in fondo al tunnel, uno spiraglio di salvezza: "voi non siete soli" dice la voce di sottofondo. Che potremmo parafrasare con: "non siete gli unici a voler privare altre persone di diritti che voi possedete".
E giù (fintissime) lacrime di commozione (per cosa, poi, lo sanno solo loro).
Penso che il filmato parli da sé.
Ora, molti potrebbero pensare: "è giusto che loro esprimano la loro opinione. Se pensano che matrimoni tra persone dello stesso sesso sono sbagliati e che non dovrebbero essere celebrati, che male c'è?"
Obiezione legittima, che richiede una breve precisazione.
Quanto bisogna essere tolleranti con gli intolleranti?
La libertà di opinione ha un limite e quel limite è posto dal contenuto dell'opinione stessa; se professi un'ideologia che ha come fondamento la privazione della libertà altrui, la tua opinione può diventare strumenti di oppressione o discriminazione ai danni di un certo gruppo sociale. E non c'è da stupirsi se quel gruppo sociale non reagisce positivamente alla tua opinione.
Tutto così sembra molto astratto e in un certo senso contraddittorio, ma proviamo a immaginare cosa sarebbe successo se questo video fosse stato girato durante la guerra di secessione americana.
Protagonisti sarebbero stati dei sudisti e il tema sarebbe stato l'abolizione della schiavitù.
Cosa avrebbero detto questi sudisti? 

*Musica di sottofondo*

SUDISTA: 

"Ecco... ehm, le persone mi discriminano"
"Mi dicono che non sono il benvenuto semplicemente se io dico quello che penso"
"Ecco... ehm... io credo che i negri debbano continuare a lavorare nei nostri campi di cotone."
"Non sono razzista eh... ho molti amici negri... se passo in groppa al mio cavallo davanti a loro mentre lavorano la mia terra li saluto anche"
"E' solo che... (singhiozzo)... le persone mi discriminano perché dico che i negri sono nati schiavi e se mi trovo davanti a un negro non posso nemmeno tirar fuori l'argomento se non voglio essere insultato (lacrime)"

VOCE DI SOTTOFONDO: 

"Non ti preoccupare. Tu non sei da solo. C'è tutto l'esercito sudista con te. Tu non  sei da solo"

(Lacrime di gruppo - *rumore di catene in sottofondo*)

Daniele Palmieri

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