giovedì 21 maggio 2015

Il necessario e l'impossibile/I monologhi del destino: quando il teatro incontra Youtube

Nascita e sviluppo di un progetto culturale attraverso le parole dei protagonisti


Puntare sul mondo del teatro nella nostra epoca è già, di per sé, una scelta audace; ma se il teatro approda su Youtube adottando nuove tecniche sceniche, la scelta si fa ancora più innovativa e la posta in gioco aumenta.
Nasce, così, la Webseries “Il necessario e l’impossibile – I monologhi del destino”, che andiamo ad approfondire con le parole degli ideatori.


1)Iniziamo dalle presentazioni; sceneggiatori, regista e attori. Nomi, cognomi, ruoli e due parole per descrivervi.

Salve, Nero d'inchiostro, e grazie per averci dato la possibilità di farci conoscere attraverso quest'intervista! Veniamo tutti da Napoli, dove, malgrado i problemi, cerchiamo di credere nelle potenzialità che il territorio ci offre, specialmente in ambito culturale, impegnandoci nella stesura e nella realizzazione di opere teatrali e letterarie.
Ma passiamo alle presentazioni!

Gli sceneggiatori ed ideatori del progetto sono Alessandro Autore ed Emilio Bologna, neolaureati in Lingue e Letterature Straniere, lettori accanitissimi col “vizio” della scrittura!

Il regista è Massimo Cerullo, quasi diplomatosi alla Scuola di Cinema Pigrecoemme, eterno sognatore sempre pronto ad assecondare i “capricci” della sua creatività!

Francesco Passero, nel ruolo di Prometeo, è un Titano, nel vero senso della parola, un mix esplosivo di simpatia, eleganza e raffinatezza.

Antonio Gentile, nel ruolo di Orfeo è probabilmente la persona più volenterosa del team: testardo, caparbio, energico, non sa arrendersi e abbattersi dinanzi nessuna difficoltà.
Flora Epifania è la piú vivace del gruppo, ma la sua Euridice è invece muta e inerme, come la voce di chi non appartiene più a questo mondo.

Emilio Bologna (ebbene sì!), oltre ad aver scritto i monologhi, si è anche prestato a interpretare Turno, l'antieroe dell'Eneide e si è occupato di rifinire il montaggio audio e video insieme al regista.

Rosa Rubino, fra le attrici più esperte del team, nel ruolo della profetessa Cassandra, ha offerto un'interpretazione magistrale, frutto di una professionalità ed un'abnegazione senza eguali.
E infine Crispino Truglio, il più teatrale fra tutti (incredibile ma vero: sembra recitare anche quando non lo sta facendo!), al quale non a caso è stato affidato il ruolo di Dioniso, il dio dell'ebbrezza e dell'irrazionale.

2)Com’è nata questa collaborazione e, soprattutto, com’è nata l’idea del progetto?

Tutti noi (eccetto Rosa) facciamo parte di una compagnia di teatro amatoriale, che si chiama “Antro della Sibilla” e attualmente stiamo lavorando all'adattamento del celebre romanzo di John Steinbeck “Uomini e Topi”, pertanto ci conosciamo da tempo. L'idea dei “Monologhi del destino”, invece, è stata folgorante e improvvisa. Guardandoci attorno ci siamo resi conto dell'immensità del patrimonio artistico, culturale ma soprattutto mitologico della nostra terra e tanto Alessandro, quanto Emilio, meditavano da tempo di provare a valorizzarlo. Così, un po' per caso e in un solo pomeriggio, nacque il monologo di Prometeo che già offriva parecchi spunti di riflessione e che, almeno a livello tematico, prometteva lo sviluppo di un lavoro continuativo e più esaustivo. Perciò da Prometeo, da quelle che erano le peculiarità del personaggio che il monologo raccontava, non è stato difficile rintracciare altri personaggi che potessero essere accomunati dal tema del destino, del Fato.

3)“Il necessario e l’impossibile” è senza dubbio un progetto controcorrente nel panorama di Youtube, dove abbondano canali con un alto numero di scritti ma un basso livello di contenuti. Cosa vi ha spinto a puntare sulla cultura?

La profonda convinzione che la cultura, in particolare quella umanistica, è l'unico patrimonio sul quale investire energie e idee, malgrado vi siano dati poco rassicuranti. Ci duole, infatti, constatare che oggi a fare audience sono il gossip, il banale e il futile, specialmente su piattaforme mondiali come YouTube.
Esistono canali di un certo spessore culturale su YouTube, ma purtroppo sono pochi e la maggior parte di essi non ha il seguito che meriterebbe. 

Ebbene sentiamo di essere stanchi della monotonia e del piattume che offre questa piattaforma ed è per questo che ci proponiamo, nel nostro piccolo, di dare il nostro contributo, invertire la tendenza, di offrire un prodotto di qualità che possa, in un certo qual modo, risvegliare gli animi e dimostrare che al giorno d'oggi credere nella cultura è doveroso e imprescindibile. È inoltre doveroso offrire una valida alternativa a chi cerca un certo tipo di intrattenimento su YouTube. Portare il teatro su una piattaforma digitale non assicura certamente il successo, ma di soddisfazioni personali, sì, ce ne aspettiamo tante.



4)Addentriamoci, ora, nello spirito del progetto, a partire dal titolo; “necessario” e “impossibile”, termini, soprattutto il primo, che hanno avuto grande importanza nella mitologia greca. Com’è nata la scelta di questo titolo e cosa lega le due parole?

Abbiamo riflettuto sul significato più profondo del mito in quanto generatore di verità e domande universali, ossia concetti senza tempo che risultano comprensibili in qualsiasi epoca.
In fondo, la bellezza del mito risiede proprio nella sua immediatezza, nella sua incredibile capacità di veicolare significati e idee, diremmo, primitive, naturali. Recenti ricerche hanno dimostrato, ad esempio, quanto la spiritualità celtica possa essere paragonata a quella dei Nativi Americani, quanto certe credenze di questi due popoli, distanti secoli e continenti, siano in realtà molto simili, omogenee.
Pertanto, il mito ci è sembrato essere “necessario” in quanto imprescindibile, innato, profondamente radicato nell'interiorità di ognuno ed “impossibile”, perché, seppur chiaro nella sua chiave allegorica, offre spunti di riflessione e diverse chiavi interpretative. Dilemmi che, malgrado lo scorrere del tempo, restano e resteranno sempre irrisolti o quantomeno verificabili.

5)Passando ai protagonisti della webseries: Prometeo, Orfeo, Euridice, Turno, Cassandra e Dioniso. Qual è il filo d’Arianna (per rimanere in tema) che lega questi personaggi?

Ognuno di questi personaggi affronta il Fato e il suo dominio in maniera diversa, pur essendone in qualche modo sopraffatto: Prometeo sfida gli Dei e il destino in un atto di estrema ribellione; Orfeo decide dignitosamente di non assecondare quello che il Fato aveva in serbo per lui; Turno dal suo canto, accetta in maniera quasi epicurea la fine preannunciatagli, pur non disdegnando false speranze; Cassandra, infine, tenta di abiurare il dono della premonizione, così da poter vivere la sua vita nell'ignoranza, nella non-conoscenza del futuro.
Soltanto Dioniso, il Folle Errante, colui che sta al di là del Fato e del suo concetto, è in grado di rispondere ai loro quesiti, alle loro ribellioni. Si tratta di un Dioniso che abbiamo rappresentato in modo del tutto originale rispetto a ciò che ci tramanda la tradizione, come avrete modo di vedere.

6)Quali sono i testi di riferimento a cui vi siete ispirati per trarre le informazioni sui personaggi?

Il testo di riferimento principale sono “I dialoghi con Leucò” di Cesare Pavese, un'opera fantastica che propone dialoghi filosofici fra esseri umani e divini su tematiche esistenzialiste. Altri testi che abbiamo consultato sono naturalmente quelli classici: L'Iliade, L'Odissea, l'Eneide, L'Alessandra, ma è naturale che si senta fortissima l'influenza di autori e filosofi moderni. Sono state volutamente lasciate delle tracce di Edgar Allan Poe nel monologo di Cassandra, mentre l'opera di Nietzsche risuona violentemente nel monologo di Dioniso, a chiusura dell'opera.
Inoltre ci siamo affidati all'iconografia artistica per ciò che concerne i costumi le sembianze stesse dei personaggi.

7)Il mondo della mitologia greca e latina abbonda di déi ed eroi; cosa vi ha spinto a scegliere questi protagonisti?

Questi protagonisti, con le loro storie e le loro diatribe, ci sono sembrati più idonei a rappresentare ciò che avevamo in mente perché si prestavano più facilmente ad una reinterpretazione. Ciascun personaggio, infatti, mantiene gran parte delle sue caratteristiche originali e consultabili grazie ai miti e ai testi di riferimento, ma ci siamo sforzati di “attualizzarlo”, anche in vista di problematiche sociali attuali.
Ecco perché, per fare qualche esempio, il Prometeo che presenteremo allo spettatore non è soltanto un ribelle nel senso più comune del termine, ma è un vero e proprio personaggio assetato di vendetta a difesa di una razza, quella dei Titani, brutalmente sterminata dagli Olimpii; la libertà è la sua irraggiungibile chimera, una menzogna ricercata dallo spettatore stesso.
Ecco perché Turno, l'antagonista dell'Eneide, non è più semplicemente il nemico di Enea ma il portavoce di un nuovo messaggio, il redentore di un popolo, illuso profeta e martire che si augura di poter salvare il mondo intero con il suo sacrificio. Capirete, quindi, quanto questi personaggi si svincolino dal loro ambito e cerchino di dialogare anche col presente.

8) Considerando l’aspetto tecnico, da quante puntate sarà composta la serie?

Saranno 5 puntate. Non mancheranno altri video di approfondimento dove contiamo di poter rispondere alle domande poste dal pubblico o da chiunque voglia intervistarci, sulle singole puntate o sull'intera opera. Intendiamo motivare le nostre scelte tanto in ambito tecnico (regia, costumi, musiche e montaggio) quanto in quello più spiccatamente ideologico, testuale e interpretativo.

9) Quanti minuti durerà ogni puntata?

Trattandosi di monologhi, e dunque di una tecnica prettamente teatrale, le puntate oscilleranno dai 7 ai 13 minuti circa.

10) Con che cadenza saranno pubblicate?

Verranno pubblicate con cadenza settimanale, ogni sabato pomeriggio a partire dal 30 maggio.


11)Per concludere: il mito greco, storie antiche di millenni che ci affascinano ancora oggi. Qual è o quali sono i messaggi più importanti che i miti greci possono tramandare al mondo moderno?

Ogni mito si fa portavoce non solo di un insegnamento morale ma anche, come abbiamo detto, di verità e dubbi universali. In particolare, crediamo che i miti greci siano estremamente attuali nel rappresentare la natura umana in tutte le sue sfaccettature, nello sforzo di propendersi verso la ricerca dell'essenza più intima, attraverso la descrizione di sentimenti fugaci, esperienze e scoperte che tanto déi quanto uomini sperimentano in egual modo. I Greci furono forse fra i più abili a raccontare la vita e a concepire il mito non soltanto come un qualcosa di sacro ed etereo, bensì materiale, tangibile. La leggenda diviene racconto della realtà, la realtà diviene pensiero. È questa l'attualità della mitologia greca.

13)Domanda da un milione di euro: descrivete il vostro progetto con una parola.


Coraggioso.


Il trailer della webseries sul canale in cui verranno pubblicate le puntate, la prima a partire dal 30 Maggio.




Ulteriori approfondimenti:

http://riflessidilibriit.blogspot.it/2015/05/presentiamo-il-necessario-e.html

http://mondoscultura.altervista.org/blog/sta-per-arrivare-la-web-series-che-racconta-i-miti/

Daniele Palmieri


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